«Nessuno troverà ciò che funziona meglio per le nostre città,
né manipolando modelli in scala, né inventando città da sogno.
Bisogna uscire e camminare.»
Jane Jacobs

Lo spazio pubblico, in una prospettiva di genere, mira a garantire il diritto di fruizione della città da parte di tutte le persone che la abitano. Per raggiungere questo obiettivo, tra le altre azioni, è necessario adeguare lo spazio pubblico alla vita quotidiana, ripensare la sicurezza a partire da aspetti come l’autonomia e la violenza maschile, garantendo che la voce di tutti sia rilevante nella definizione dello spazio pubblico.

La città deve essere ridisegnata promuovendo iniziative volte a favorire la presenza delle donne in tutti gli spazi pubblici, rendendole visibili e potenziando il loro ruolo.

Le camminate esplorative sono una pratica e uno strumento metodologico utile ad analizzare la vita quotidiana sulla base dell’osservazione, dell’esperienza diretta e della partecipazione delle donne, incorporando una prospettiva di genere nella progettazione dello spazio urbano e delle diverse voci rilevanti per la sua costruzione.

Le camminate sono percorsi urbani compiuti dalle donne, insieme a tecnici e amministratori pubblici, che permettono di verificare in loco gli elementi che possono migliorare la percezione di sicurezza e la fruibilità degli spazi pubblici (illuminazione, arredo urbano, accessibilità, alberi e verde urbano, ecc.), nonché di visualizzare e incoraggiare altri tipi di pianificazione, progettazione, manutenzione e ristrutturazione degli spazi pubblici che tengano conto delle esigenze delle donne.

Le partecipanti alle camminate vengono selezionate in collaborazione con l’amministrazione pubblica attraverso una convocazione sulla base di parametri volti a garantire una rappresentatività del campione selezionato rispetto al territorio (per fascia d’età, provenienza, responsabilità di cura). Il gruppo è composto da circa 25 partecipanti di sesso femminile.