Urbanistica di genere. Progettare la città delle differenze 

è un corso in webinar, a cura di Sex & the City, con la collaborazione di Ordine degli Architetti di Bergamo e Fondazione Architetti Bergamo.

Il corso in cinque lezioni si propone di affrontare l’intreccio fra gli studi di genere e la pianificazione della città, e in particolare la sua traduzione in una disciplina specifica: l’urbanistica di genere

Le questioni di genere vengono dunque inquadrate in un’ottica urbana, nell’obiettivo di comprendere i bisogni che le persone di genere femminile e le soggettività queer esprimono, e le risposte che le città offrono, o possono offrire. 

I contenuti delle lezioni fanno emergere l’urgenza di uno sguardo femminile che sappia leggere criticamente, a partire da esperienze situate nel corpo e nell’esperienza personale, le relazioni di potere sottese alla città intesa come spazio della costruzione sociale, che quindi non si offre come uno spazio neutro bensì carico di valori sociali e culturali. 

Ridisegnare le città in una prospettiva di genere significa «concepire lo spazio urbano in modo flessibile, con la capacità di rispondere ai bisogni, ai desideri e alle rappresentazioni socio-spaziali della diversità dei soggetti, incorporando i diversi modi di vivere e di rendere effettivo il diritto alla città» (Tello, 2009: 288). Ciò riguarda non solo le donne, ma anche coloro di cui esse si prendono cura: bambine/i, ragazze/i, disabili, anziane/i.

Per fare ciò, il corso osserva alcuni casi studio di città che hanno nature ed esperienze diverse in questo ambito: a partire dal caso più noto di Vienna, che pratica l’urbanistica di genere da circa trent’anni, il corso approfondisce l’esperienza di Barcellona, analizza, attraverso la realizzazione del suo Atlante di genere, il caso di Milano, e fa luce su diverse altre città, per comprendere concretamente come i bisogni di donne e minoranze di genere si possano tradurre in politiche pubbliche capaci di rispondere ai bisogni di tutte e tutti.

Programma delle lezioni

🔴 Questioni di genere: lo spazio non è neutro
La città con i suoi spazi è la rappresentazione concreta della società che, nel tempo, ne ha costruito i connotati: ogni scelta urbanistica, ogni decisione politica è riflesso di una struttura dominante che regge l’ordine sociale. La lezione ricostruisce le vicende storiche che hanno portato alla concretizzazione di città patriarcali e spiega i temi fondamentali che si pongono alla base della necessità di uno sguardo di genere nella pianificazione urbana.

🟠 Atlante di genere, una metodologia di analisi delle città
La lezione mette al centro la metodologia di indagine condotta con lo strumento dell’Atlante di genere, selezionato da EIGE (European Institute for Gender Equality) fra le 10 best practices sul Gender Mainstreaming per l’European Green Deal, attraverso gli obiettivi generali e i risultati specifici raccolti sulla città di Milano. La sua disamina si concentrerà sulle diverse sfere che l’Atlante pone al centro: la paura e l’insicurezza, la mobilità e gli usi della vita quotidiana, la toponomastica e la sfera simbolica.

🟡 Il caso di Vienna
La lezione approfondisce l’esperienza di Vienna come caso studio emblematico nel quadro dell’urbanistica di genere e del gender mainstreaming più in generale. A partire dagli anni Novanta Vienna si è fatta portatrice attiva di questi temi, e ad oggi si contano più di sessanta progetti pilota nella città in ottica di genere che verranno narrati, cercando di comprendere processi, analisi, attori coinvolti e risultati ottenuti.

🟢 Barcellona e l’attivismo istituzionale
Barcellona e il gender mainstreaming avviato dalla sindaca Ada Colau è un caso importante nel panorama relativamente alla capacità dell’amministrazione pubblica di integrare pratiche nate dal basso e di mettere a sistema iniziative private orientate a migliorare la vita delle donne nello spazio pubblico.

🔵 L’urbanistica di genere nel mondo
La lezione si soffermerà su altri casi studio dove l’urbanistica di genere è praticata, in forme meno generalizzate rispetto a Vienna ma con risultati puntuali. Tra queste Umeå, Parigi, Bruxelles, Londra, Stoccolma, ecc. Per ognuna di queste città verranno osservati progetti che hanno messo al centro delle modalità specifiche per affrontare le questioni di genere, soprattutto a partire da istanze collettive o ambiti di ricerca.

Obiettivi didattici

Il corso ha l’obiettivo di fornire a professioniste e professionisti, ma anche a un pubblico generale, non solo maggiore consapevolezza sulle questioni di genere, ma anche e soprattutto a rendere utile questo sapere per pianificare città più attente ai bisogni di tutte le persone. Attraverso una maggior consapevolezza delle questioni legate alle disparità ancora esistenti e insite nei luoghi che frequentiamo, e allargando lo sguardo ad alcune esperienze virtuose a scala europea, il corso fornirà un nuovo sguardo per leggere la città e nuovi strumenti per pianificarla. 

Modalità

Il corso è disponibile in forma registrata, ed è rivolto sia a professionist* che studios*. Si articola in 5 lezioni da 2 ore ciascuna.
Alle iscritte e agli iscritti saranno fornite le slide e le bibliografie specifiche delle lezioni.

Il costo di iscrizione al corso è di 40€+iva per le 5 lezioni, o di 10€+iva ciascuna lezione.

Per iscriversi è sufficiente scrivere una mail a genderatlas@gmail.com

Altre informazioni

Per chi fosse interessato/a ai CFP, il corso sarà disponibile on-demand sulla piattaforma dell’Ordine degli Architetti di Bergamo all’inizio del 2025.
Su richiesta, potrà essere rilasciato un attestato di partecipazione.

Per informazioni relative al corso provvisto di crediti formativi professionali, potete scrivere a formazione@architettibergamo.it