Che genere di città? Milano, Vienna e Barcellona

Un corso LUSC online di Florencia Andreola e Azzurra Muzzonigro

Il corso si propone di affrontare, attraverso cinque lezioni, l’intreccio fra gli studi di genere in relazione alla città e alla sua pianificazione. Per fare ciò, si osserveranno alcuni casi studio di città che hanno nature ed esperienze diverse in questo ambito: a partire dal caso di Milano, allargheremo poi lo sguardo a Vienna e Barcellona, per comprendere concretamente come i bisogni di donne e minoranze di genere si possano tradurre in politiche pubbliche.

L’intenzione del corso è di decostruire lo spazio urbano contemporaneo attraverso lenti di lettura specifiche che consentano di leggere le risposte che le città offrono alle esigenze delle donne e alle minoranze di genere. L’excursus delle lezioni farà emergere con forza l’urgenza di uno sguardo femminista che sappia leggere criticamente, a partire da esperienze situate nel corpo e nell’esperienza personale, le relazioni di potere sottese alla città come spazio della costruzione sociale, che quindi non si offre come uno spazio neutro bensì carico di valori sociali e culturali scritti nella pietra. 

Una pianificazione urbana attenta a questi fattori e sensibile al carattere dinamico e complesso che racchiude la realtà urbana stessa, non può progettare città irrigidite da concezioni tecniche ideali, razionali e chiuse, ma deve necessariamente essere aperta alla collaborazione, alla negoziazione e partecipazione dei diversi attori che abitano spazi pubblici e privati. Ridisegnare le città in una prospettiva di genere significa «concepire lo spazio urbano in modo flessibile, con la capacità di rispondere ai bisogni, ai desideri e alle rappresentazioni socio-spaziali della diversità dei soggetti, incorporando i diversi modi di vivere e di rendere effettivo il diritto alla città» (Tello, 2009: 288).

Obiettivi didattici

Il corso ha l’obiettivo di offrire ai/alle partecipanti maggiore consapevolezza rispetto alle questioni di genere insite nei luoghi che frequentiamo, negli spazi pubblici in genere e nella pianificazione urbana, nonché renderle/i consapevoli di alcune esperienze virtuose, a scala europea, di integrazione della prospettiva di genere nel governo della città. 

Metodologie didattiche

Il corso è impostato in forma ex-cathedra, attraverso l’esposizione di concetti e tematiche e loro spiegazione, per la durata di due ore l’una. Presupposti e obiettivi di una città che si costruisce intorno alla parità di genere saranno argomenti che ricorreranno in tutte le lezioni.

Lezioni (online) tutti i martedì di novembre, dalle 18.30 alle 20

02.11.2021 Uno sguardo femminista sulla città: verso un’urbanistica di genere.
09.11.2021 Milano. Un atlante di genere I.
16.11.2021 Milano. Un atlante di genere II.
23.11.2021 Vienna e il gender mainstreaming.
30.11.2021 Barcellona. Il genere e il governo della città.  

PER INFO E ISCRIZIONI
www.csmovimenti.org/lusc
lusc.csm@gmail.com

La Libera università del sapere critico (LUSC) è promossa dal Centro studi movimenti di Parma, i cui ricercatori sono specializzati in Storia e Filosofia. La proposta formativa della LUSC è rivolta a chi avverte il bisogno di confrontarsi con la complessità del mondo in cui viviamo e di riscoprire la potenza critica di saperi ormai sottoposti alle ideologie neoliberali, che piegano ogni ambito della vita individuale e collettiva alle esigenze di un sistema che cancella diritti e vite umane.

L’obiettivo trasversale ad ogni corso è ridare voce alla capacità di critica dell’esistente, fornendo gli strumenti più idonei a ripensare e agire un ruolo politicamente attivo di fronte ai rapporti di forza che vanno prima di tutto ri-conosciuti e compresi.

Per accedere ai corsi LUSC è necessario essere soci del Centro studi movimenti (il costo della tessera è di 15 euro) e versare un contributo di 50 euro (la quota è valida per un solo corso). Per gli studenti, purché tesserati al Centro studi movimenti, il contributo per corso ammonta a 20 euro.

Tutti i corsi sono validi per la formazione degli insegnanti. Per i docenti è dunque prevista l’autorizzazione alla partecipazione in orario di servizio ai sensi degli articoli 64 e 67 del CCNL 2006-2009, in quanto l’Insmli e la rete degli Istituti associati, di cui fa parte anche il Centro studi movimenti, hanno ottenuto il riconoscimento di agenzia formativa, con decreto ministeriale del 25/05/2001, prot. n. 802 del 19/06/2001, rinnovato con decreto prot. n. 10962 dell’ 8/06/2005, ed è incluso nell’elenco degli Enti accreditati.

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